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      Sempre più appar dubbio e il dubbio risponde ad un nuovo orientamento della nostra coscienza morale se certi fenomeni sessuali verso cui una volta si reputava giusto adoperare le più crudeli punizioni abbiano davvero carattere criminoso. Per contrario azioni sessuali che trovarono in altri tempi tolleranza ed incoraggiamento oggi svegliano in noi un senso di nausea che forse è il primo indizio di un sentimento più ostile che potrà anche col tempo assumere i caratteri di una decisa sanzione penale.
      Lo stato d'animo d'un aggregato civile a riguardo dell'apprezzamento etico ed estetico delle azioni individuali non è sempre manifesto nei Codici che ne reggono l'ordinamento interno. Questi in massima sono arretrati in confronto delle condizioni intellettuali e morali del loro paese: è stato detto forse con ragione che quando un popolo codifica le proprie libere e spontanee costumanze o è già entrato nella decadenza o se ne prepara esso medesimo i primi germi. Il nostro Codice Penale ancora vigente ha invece questo di singolare che essendo stato il frutto di un dottrinarismo giuridico sia pure liberale ma in contrasto con alcune condizioni sociali del paese cui doveva servire è in alcuni punti in anticipazione sul futuro svolgimento della coscienza popolare: ad esempio nella relativa indulgenza pei reati di sangue contro i quali in Italia sovratutto occorreva anzi essere di gran lunga più severi. In quanto alla sfera sessuale notansi nello stesso Codice numerose deficienze: vi si vede lo sforzo di chi tenta una transazione fra le vecchie e le nuove tendenze del corpo sociale.


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Sessualità umana
di Enrico Morselli
Editore F.lli Bocca Torino
1931 pagine 209

   





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