Un jour viendra où la Science n’hésitera plus à accourcir nos disgrâces; un jour viendra où elle osera et agira à coup sûr: où la Vie assagie s’en ira silencieusement à son temps.....
M. MAETERLINCK.
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Quinto: Non uccidere
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MOSÈ e CRISTO.
Primo: Non distruggere nessun essere vivente
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IL BUDDA.
INDICE
I. - LA TESI
1. Il Dolore nella Vita e nella Morte
2. Il principio della Eutanasia
3. Morte liberatrice
4. Morte eliminatrice
5. Morte economa
6. La procedura dell’Eutanasia
II. - L’ANTITÈSI
7. La scusante del Dolore
8. Il terrore del trapasso
9. Il dubbio criterio dell’"inguaribilità"
10. Il presunto criterio dell’"inutilità"
11. Scarso valore psicologico del "consenso"
12. Dubbio valore giuridico della "pietà"
13. La responsabilità medica
III. - LA SINTESI
14. Eutanasia ed Eugenica
15. "Principiis obsta"
16. Non demoralizziamoci!
Note bibliograficheI. - LA. TESI
Il Dolore nella Vita e nella Morte.
Un pensatore originale, uno dei pochissimi che abbia avuto l’Italia negli ultimi cinquanta anni, e perciò naturalmente sconosciuto ai più, Ettore Regàlia, ha scoperta e illustrata questa legge fondamentale della Vita e della Coscienza: "il Dolore è l’unica, esclusiva causa dell’Azione".
Per comprendere tutta la portata filosofica e pratica di tale concetto, - che è ben altra cosa del pessimismo subiettivo di Leopardi e di quello romantico dello Schopenhauer, poichè non esclude che lo sfuggire al dolore non sia un Bene, anzi il massimo e forse l’unico dei Beni, - basta guardare la condotta di tutti i viventi: basta pensare agli scopi così apparentemente varî, eppur così uniformi, della attività umana.
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