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      L’opinione di un uomo come il Binding non poteva lasciare indifferenti gli studiosi di Diritto penale; stando alle informazioni dateci da R. von Hippel, se ne è subito occupata la Associazione psicologico-forense di Göttinga, e vi si è fatta ampia e vivace discussione da parte di giuristi, rappresentati dallo stesso von Hippel, e da parte di medici competenti, rappresentati dal Goeppert. La discussione ha condotto intanto al rigetto della tesi di concedere la pubblica od ufficiale autorizzazione di uccidere i malati incurabili e gli alienati che più non offrono speranza di miglioramento; tuttavia si riconobbe la necessità di ammettere per tale azione delittuosa o illegale una attenuante e di concedere il perdono in casi particolari, cioè allorquando si tratti di uccisione motivata dalle richieste del paziente incurabile, o giustificata da un sentimento profondo di vera pietà per le sue sofferenze, oppure quando si tratti di persona affetta da idiozia irrimediabile. Qui sono prospettate le tre precipue applicazioni dell’eutanasia autorizzata: per i molto sofferenti, per gli incurabili, per gli inutili!
      Una consacrazione ufficiale recentissima della liberazione mediante la morte si è avuta nel giugno 1922 in Russia, straziata da una infinità di mali, e in molte vaste provincie dalla fame. Si è letto sui giornali politici del 7 giugno 1922 la notizia riportata dalla "Krasnaia Gazeta", che le Autorità Sovietistiche hanno fatto fucilare in un ospedale 117 bambini colpiti da una malattia "incurabile" in conseguenza dell’aver mangiato carne di cavallo infetta (botulismo?


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L'uccisione pietosa (L'eutanasia)
In rapporto alla Medicina alla Morale ed all'eugenica
di Enrico Morselli
Editore Bocca Torino
1928 pagine 230

   





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