Quanto al motivo che il canceroso dovrebbe trovare questa morte liberatrice perchè i "medici ignorano la causa del cancro", esso sarebbe purtroppo valido per un numero assai grande di malattie; nè la "causa" presunta oggi di molte infermità è sicura, nè, anche quando lo fosse (come lo è in alcuni casi), ciò non implica nella Scienza medica la capacità di guarirla: qui, come tanti altri, il consigliere Cook ha confusa la "curabilità" che si può sempre effettuare anche nel cancro (per lo meno morfinizzando l’infelice canceroso) con la "guaribilità"!
Nella discussione è venuta da parte della gente di Chiesa un’altra obiezione: che cioè in Dio potrebbe sempre sorgere la volizione e con essa naturalmente il potere di guarire anche questa terribile malattia. A tale uopo, ha scritto il dott. Samuele Benson, ministro Presbiteriano americano, basta un "atto di fede"; egli, il reverendo, può affermare che trovandosi malato spacciato di pleuro-polmonite (stravagante avvicinamento di una malattia curabile e guaribile con una "incurabile" ed "inguaribile"!) si mise nelle mani del "Grande Medico", e... si trovò guarito. E da allora predica, come la famigeratissima americana mistress Eddy, la "Medicina spirituale" insieme ad altri venticinque pastori della sua "fede": essi vedono guarire, come ai tempi di Gesù in Galilea, i muti, gli epilettici, i paralitici, i cieco-nati... Ma dei cancerosi non parla, il bravo Pastore presbiteriano; e il problema della loro uccisione rimane insoluto.
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