Ma io credo che anche in Germania, dove si propende per contro a moltiplicare le forme morbose, come si scorge nell’ultima edizione del celebre "Trattato" di Kraepelin, l’Hoche abbia pochi proseliti. La "morte spirituale" ha anch’essa dei gradi; e tranne nell’idiota estremo, vivente in condizioni materiali e psichiche quasi al di sotto dell’animale che gode di istinti e di imagini, essa non tocca mai tutte insieme ed indistintamente le facoltà intellettuali ed affettive: persiste sempre un che di umano anche nella demenza più profonda, e può risvegliarsi all’ultimo momento, come accade in certi paralitici ed in malati immersi nel letargo.
Il Binding dice letteralmente: "Esistono delle vite umane che hanno talmente perduta la qualità di bene legittimo, che la loro continuazione è priva per sempre di ogni valore, così per la società come per l’individuo stesso". E allude con ciò sopratutto ai dementi incurabili, i quali "sono ormai il contrario degli uomini veri", ed essendo inutili, costituiscono un carico grave per l’Umanità; "non vi è dunque ragione alcuna, d’ordine giuridico, sociale, morale o religioso, che si opponga alla loro soppressione" [?]. E l’Hoche, pur essendo alienista, approva l’idea; anzi, comunque si voglia intendere l’eutanasia, ritiene che proprio per i pazzi irrimediabilmente indementiti, essa avrebbe sempre la sua finalità più evidente e meno discutibile. "Si tratta di vuote spoglie umane ["leere Menschenhülsen"], che possono raggiungere anche età avanzatissime, fino ai 70 e più anni, ed alla cui assistenza debbono dedicarsi intiere generazioni di infermieri" ..... "Se prima della Guerra, di tutto ciò si poteva anche non tener conto, adesso, nelle condizioni in cui versa la Germania, bisogna che ognuno lavori e dia il maggior possibile rendimento". Non si può negare che il Dott.
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