.. Ma oggi quegli usi incivili e indecorosi sono spariti dovunque: i moderni Manicomii sono spesso modelli di tecnica ospedaliera, e la generalità dei ricoverati vi trova un regime materiale e morale di vita, quale difficilmente avrebbe in seno alla famiglia. Sopratutto la abolizione dei metodi coercitivi ha mutato negli ultimi quarant’anni l’aspetto degli Asili per alienati; la piccola minoranza dei pazzi agitati, violenti e clamorosi, relegata opportunamente in una sezione appartata, non arriva a turbarne l’ordine, la nettezza, la disciplina. Insieme al sistema del "no-restraint", il lavoro è venuto a sempre più addolcire la sorte dei poveri ammalati di mente, privati del supremo bene della libertà; essi vi hanno ritrovato una parte del loro regime anteriore e abituale di vita, un mezzo terapeutico per mantenersi fisicamente sani e per conservare più a lungo che sia possibile quel tanto di ancora integro o di meno leso che la malattia ha lasciato nelle loro facoltà psichiche. Così che la estensione ed il rendimento del lavoro dei ricoverati è oggi l’indice misuratore della bontà o mediocrità tecnica di quegli Istituti che li ospitano. E ho detto a bella posta, il "rendimento", perchè nei migliori Manicomii, quando le Amministrazioni ne diano o ne concedano i mezzi al medico alienista, gli alienati cronici (e talvolta anche gli acuti più calmi) arrivano a contribuire coi prodotti del loro lavoro manuale od intellettuale all’economia interna; chè se con la loro attività non coprono di certo il dispendio del loro mantenimento (e sarebbe eccessivo domandarlo), lo diminuiscono però qualche volta in maniera sensibile.
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