Il dovere, fonte del diritto, è cosa santa ed equa, ma il dovere solo è schiavitú ed oppressione.
Tutte le rivoluzioni sociali, politiche, religiose, tutte ebbero, o segreta o palese, sempre però una movenza interessata. Non si accagioni dunque per avventura la donna di strettezza di cuore se chiede il suo diritto.
Ogni lavoro vuol la mercede, ogni martirio vuol la corona; l'uomo ha proceduto per questa via al conquisto della sua libertà, non v'ha ragione che ne escluda la donna.
Ed eccomi perciò a considerarla in faccia al diritto parziale ed al Codice Civile Sardo dopo averla guardata in faccia al diritto primitivo ed ingenito, davanti al quale ogni veduta d'interesse, di convenienza, d'opportunità, deve tacere, e la parzialità della legge non iscusa, né la debolezza del muscolo che non sarà mai equa base di diritto, né l'ignoranza che si può vincere, né l'incapacità ch'è sempre affermata, provata non mai.
Ché se talora, discutendo lo spirito delle nostre istituzioni avverrà che la penna distilli qualche amarezza, dichiaro anticipatamente non aver io rancore con niuna personalità al mondo, ma scaturire queste involontarie dal vedere quanto sia impossibile all'uomo astrarre da' suoi personali interessi anche quando si dà ad intendere di far di proposito della giustizia, e questo spirito d'egoismo salire fino a mala fede, quando l'essere che si afferma debole ed incapace per ispogliarsi di diritti, si riconosce forte e responsabile per gravarsi di pene e di doveri...
... Le considerazioni fatte sulla situazione creata alla donna da leggi, che ancor troppo risentono lo spirito del secolo che precedette il 1789, mi conducono naturalmente a chiedere delle riforme che, se sono limitate, hanno in compenso il vantaggio di essere possibili, ed è in me profonda la convinzione che un miglioramento nelle condizioni presenti della donna non è vantaggio suo soltanto, ma altrettanto e piú dell'umanità, che in tanta parte della donna si compone ed in altrettanta da lei dipende ed è influenzata.
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Codice Civile Sardo
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