Ora, la somma di potenza, che ciascun individuo porta a questo collettivo lavoro, è sí svariata ed indipendente da ogni forma esterna, che sfugge alla piú minuta, come alla piú lata classificazione. D'altronde non ci è possibile classificare logicamente la natura, dacché non ce ne sono note tutte le leggi; sicché facendolo, arrischieressimo forte di porre al posto della natura delle ottiche illusioni, delle erronee prevenzioni, o la deplorevole risultanza di pessimi sistemi.
Dalla manía delle classificazioni nacquero le piú strazianti ingiustizie che hanno desolato l'umana progenie, e gli errori piú cubitali della filosofia. Le classificazioni crearono i pregiudizii; i pregiudizii a loro volta generarono i Paria e gli Iloti; consigliarono lo sprezzo dello schiavo; suggerirono false ed inique prevenzioni sulle diverse razze colorate, che sgraziatamente perdurano presso molti che fanno anche professione d'intendersi di giustizia. Dalle classificazioni donde i pregiudizii, nacquero gli odii profondi, e le lunghe ire internazionali, quasi l'uomo che abita l'altra sponda di un fiume, o l'altro versante di una montagna, essenzialmente differisca dall'uomo che abita la prima sponda ed il primo versante. Ora queste classificazioni vogliono bandirsi, siccome funeste cause d'isolamento fra gli uomini, siccome tendenti a ledere il diritto primitivo di ciascun uomo al giudizio dei proprii mezzi ed alla libera loro applicazione; siccome prepotenza che impone leggi alla natura e la sforza e violenta, con danno dell'individuo e dell'umanità.
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Paria Iloti
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