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      Volete che vi provi tutto questo? Perché io poi so ragionare e di tanto in tanto mi piace a metter un po' d'ordine e pulizia nel mio Caos. Vedete «le donne sono cosí esenzialmente piccole, che tutti i tipi foggiati dalle donne sono piccoli; v'ha di più essa non può crearvi un uomo grande, non solo...»
      Io - (A bassa voce) E dire che tutti e piccoli e grandi son fatti dalle donne!
      Elvira - «Ma neppure ritrarne un fedele profilo dalla realtà.» E questo è tanto vero che la duchessa d'Abrantès non seppe ritrar Napoleone ad onta che l'ammirasse tanto. «Povero Napoleone, se non rimanessero le tue gesta ed il tuo Codice!...»
      Io - Cara mia, in quanto al codice non rimedia a niente dacché Bonaparte non ebbe che il genio di firmarlo. Un solo fra i sovrani dei nostri tempi delineò di proprio pugno le leggi che dar voleva al suo paese, e questo unico fu una donna, lo sapete benissimo anche voi.
      Elvira - Non interrompete dunque ad ogni tratto il filo delle mie idee. Volevo dunque dire che tutte le donne piú celebri nelle lettere e nella filosofia, «piú eminenti per intelligenza e per coltura arrivarono mai ad eguagliare l'intelligenza e la coltura d'un uomo sommo? Giammai! esse appena giunsero al livello d'un uom mediocre; anzi (poiché sono in vena d'affermazioni) affermo che la dottrina d'una donna grande sarà sempre al dissotto di quella d'un uom mediocre.» (A carte 18.)
      Io - Non è un po' troppo Elviruccia mia?
      Elvira - Ve lo provo. Io provo sempre o almeno di frequente, ed in modo che non lascia luogo a replica.


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La liberazione della donna
di Anna Maria Mozzoni
pagine 272

   





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