Si pretende che Madama Staël fu una donna di genio. Bene, io vi dico che non lo fu nient'affatto, e che anzi mancava del tutto di criteri; tant'è vero che quella sua Corinna non mi piace niente, e che quel lord Mélvil era ben imbecille d'amar Corinna. E poi che volete di piú? L'è un fatto che taglia netto la questione «Il cervello di lord Byron fu trovato pesare perfettamente il doppio di Madama Staël!!!» (A carte 27.) Vengo a Madama Sand altra donna che si reputa eminente «e davanti alle splendide manifestazioni di questo sterminato ingegno, sostiamo incerti» pure avanti! (quando si è allievi di Proudhon non si deve peritarsi neppure davanti al pericolo di contraddirsi) - Si pretende che la Lelia e l'Indiana siano i capolavori di lei. Dovete invece persuadervi che valgono ben poco; tant'è vero ch'io detesto il carattere d'Indiana, ed amo mediocrissimamente quello del marito. La Sand «per darci un quadro logico e vero doveva tratteggiare con minor delicatezza la figura del marito facendone un essere veramente brutale» (sic!). - In quanto a Lelia poi, io non la posso soffrire! com'è uggiosa quella dotta, sapiente e grande Lelia!... «V'è tale mancanza di senso comune da non sapersi concepire!»
Io - A mia volta, cara Elvira, sono tutta sassificata di udirvi tacciare di difetto di senso comune una donna che chiamate sterminato ingegno; e viceversa qualificar d'ingegno sterminato una donna che non ha senso comune!
Elvira - Non abbadate a queste inezie. «Proudhon disse essere la contraddizione l'essenza d'ogni fenomeno.
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