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      Siete cosí buona ragazza, avete studiato tanto, vi sentivate tanta voglia di far qualche cosa di bello che certamente non vi verranno meno le forze nell'ora di pronunciarvi.
      Elvira - Oh sí! Vi ho detto già che a furia di studiare ho trovato delle idee assai belline. Ecco «la donna può certamente rendersi utile in moltissime cose» verbigrazia, quando abbia un ingegno eccezionale può tentare un romanzo di genere intimo, qualche raccontino assai morale, nel quale sia d'obbligo la casta pergola, la pia capinera, il limpido ruscelletto; qualche commediola per collegio i cui interlocutori siano sempre le maestre e le alunne, la genitrice e le figlie, passi anche, per qualche giardiniere ben sorvegliato. Qualche anacreontichetta cosí, senza pretesa per feste natalizie e per compleanni, circostanze nelle quali si possono fare delle cosuccie assai graziosine. - Vedete le donne che si sono attenute a questi generi ed in questa sfera, han fatto assai bene, per esempio «la Percoto e la Beecker Stowe piú che altremai si fecero di ciò capaci, e i loro lavori ebbero tale brillante successo che maggiore non potevano desiderare».
      Io - Voi mi sorprendete, Elvira! Passi ciò che dite per la Percoto. Ma per la Beecker Stowe! Hanno a far l'una coll'altra come un cavolo colla luna. L'autrice americana ha trattato una tesi sociale, di quelle che voi proibite alle donne. Se anche nella Capanna dello zio Tom voi avete avuto l'eccezionale miopia di non veder che un racconto più o men riescito, la Chiave della Capanna in cui la tesi è trattata con metodo e documenti avrebbe dovuto dissuggellarvi gli occhi.


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La liberazione della donna
di Anna Maria Mozzoni
pagine 272

   





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