Negli Stati Pontifici e nel regno delle Due Sicilie v'era organizzazione feudale; nei Ducati un infeudamento assoluto alla Santa Sede ed all'Austria; nella Lombardia e nella Venezia una signoria straniera in attiva e militante reazione col sentimento nazionale; nel Piemonte e nella Liguria un organismo civile semifeudale, auspici i Gesuiti; ed i nobili pregiudizii naturalmente abbarbicati in un paese stretto fra brevi confini dove le supreme dignità, essendo a contatto con buona parte della popolazione, sono quindi sotto l'azione di uno stimolo piú potente a tener salde le barriere separatrici delle caste. Dappertutto quindi la vita politica si agitava, all'aperto nel paese subalpino, sotto cenere, ma tanto piú intensa, ansiosa e concitata in tutto il resto d'Italia.
Le questioni politiche, siccome quelle che possono sorgere e possono sciogliersi a giorni ed ore fisse, percorrendo un periodo venturoso, nel quale si condensano fatti d'interesse vivo e palpitante che mettono capo a radicali rivolgimenti, assorbono siffattamente gli spiriti e toccano cosí dappresso agli interessi ed ai sentimenti, da farsi credere talora sostanzialmente piú gravi che le questioni sociali. Dippiù, presentandosi desse per le loro forme transitorie e particolari colla prepotenza di un bisogno assoluto ed urgente, possono scuotere facilmente le opinioni e convertire prontamente gli spiriti. La questione sociale, invece, siccome quella che abbraccia gl'interessi e i sentimenti che si agitano in una lunga fase storica, non si presenta col carattere dell'urgenza e non riscuote quindi che l'attenzione degli spiriti dalle larghe vedute, che abbracciano con lo sguardo filosofico molto tempo, molto spazio e molte cose, e cercano in queste l'entità non lasciandosi illudere da simulatrici parvenze.
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