Pagina (133/272)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Sono serii ostacoli codesti? Non credo. Quando per la prima volta in giovine età, e per la prima in Italia, mi trovai su una cattedra conferenziale propugnando gl'interessi del mio sesso mi vedeva d'innanzi un immenso pubblico composto di stupefatti, di curiosi, di scandalizzati, di umoristi, di ostili, di elementi tutti piú o meno sconfortanti. Era il 1865. Oggi uno fra i periodici piú moderati della lombarda pedagogia, in un articolo critico sui Doveri della donna del sig. Giuseppe Mastriani, si lagna che l'autore non faccia alla donna una parte piú larga, che non iscorga le esigenze dei tempi, che non veda come la scienza, la produzione, il lavoro sociale su larga scala, una seria considerazione, ed una sfera autonoma ed attiva perfettamente le competa e sia reclamata dall'opinione piú moderata.
      Davanti a tanto cammino percorso da un'idea in cosí pochi anni, davanti alle simpatie che le prodiga la parte piú colta ed eletta della giovine generazione si può ben benedire al fecondo apostolato e riprendere con nuova lena il cammino glorioso.
     
      Tendenza di questa tesi ad affratellarsi con tutte le questioni sociali sollevate dalla democrazia
     
      È nella natura dell'ente razionale di rannodare i fatti, di coordinarli ad un concetto e di riportarli ad un principio. È a questa tendenza che ogni fase storica, ogni tempo, ogni periodo della vita collettiva umana deve quel carattere e quella intonazione che gli è propria e dalla quale risulta una armonia complessa che lo distingue da ogni altro.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La liberazione della donna
di Anna Maria Mozzoni
pagine 272

   





Italia Doveri Mastriani