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      Solo farò osservare l'ordine logico dall'Autrice dato al suo lavoro, e come quindi l'attenta lettura di esso non possa a meno di condurre la mente e la persuasione del lettore dov'ella si propone.
      La signora Frank sa perfettamente che ogni pregiudizio ha nell'uomo tre radici profondissime che si confortano a vicenda e si inanellano fondendosi in una. L'una sta nell'apprezzamento del suo intelletto, o spontaneo pel fatto della potenza intuitiva, o passivo per forza di fede, od attivo ed illuminato come effetto della cognizione scientifica, l'altra nel sentimento che finisce per informarsi sull'apprezzamento dell'intelletto, la terza nella volontà, potenza cieca, le cui deliberazioni sono subordinate al sentimento ed al giudizio e che, determinando l'azione, incarna l'uno e l'altro nel fatto. Ora gli apprezzamenti che l'uomo si trovò aver fatti anteriormente ad ogni lavoro riflessivo non potevano essere che intuizioni o pregiudizii secondo che coglievano in vero od in falso; in ogni caso poi non potrebbero stimarsi autorevoli nel periodo di civiltà che noi attraversiamo, sendo questo il frutto di un lungo lavoro riflessivo il quale solo è destinato a darci la scientifica dimostrazione delle cose. Opportunamente perciò la signora Frank, cercando nelle teogonie e nei miti antichi l'apprezzamento del principio femminile, ci pone in grado di rifare la storia della donna nel mondo antico, altro non essendo questa che la serie esplicativa delle idee e delle credenze che si svolgevano intorno a lei nel primo evo.


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La liberazione della donna
di Anna Maria Mozzoni
pagine 272

   





Autrice Frank Frank