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      Cittadini! Non dite no: Che c'importa delle donne? perché un qualche giorno un'oligarchia potente dirà: Che c'importa del popolo? E l'armata ancora: La borghesia? A che cosa ci serve? E il clero: Che c'importa della Francia? E sulla divisione degli interessi e l'anarchia de' sentimenti, si assiderà padrone e vincitore di tutti gli egoismi, l'egoismo d'un uomo. La forza e il successo sfrutteranno tutta una nazione a profitto d'un despota e di una dozzina di complici. - Non credete ciò possibile? Non si tratta che di affermare una dottrina; la sua applicazione non ne è che una conseguenza.
      Teniamoci in guardia perché la libertà come l'antica capitale di Laconia, non ha né mare, né bastioni, che la proteggano; essa non può fortificarsi che ne' cuori dei cittadini.
      La logica del male è fatale quanto quella del bene. Dalla breccia per cui è passato un despota ben altri ne possono passare.
      Aggiungo che assai mi preme che i democratici qui convenuti, sieno avvertiti e persuasi, che a questo Congresso internazionale per i diritti della donna, il problema che ci occuperà non è speciale e senza interesse pubblico. Anzi trattasi di combattere il principio della tirannide e del dommatismo ne' suoi ultimi trinceramenti, là dove il diritto della forza, il piú antico e piú indegno fra' dispotismi, l'ha trincerato come al suo quartier generale. - La piú libera delle repubbliche mantiene nell'ordinamento civile della famiglia il tipo del più duro dispotismo. Cosí nessun paese può pretendere d'essere al coperto dalle reazioni, e la Svizzera ce l'ha provato ancora una volta ed in modo meraviglioso, alcuni mesi or sono nelle ultime sue elezioni.


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La liberazione della donna
di Anna Maria Mozzoni
pagine 272

   





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