Pagina (158/272)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Alcuno fra voi penserà forse che chi subisce tacendo uno stato di cose è reputato farvi implicita adesione - sicché vi è lecito credere che le donne si ritennero fino ad oggi rappresentate dagli uomini che pure stanno ad esse vicinissimi di sangue e d'affetto.
     
      Signori,
      Voi eravate autorizzati a tenervi paghi a questa attenuante fino al giorno della dichiarazione dei diritti dell'uomo. Piú in là voi non potevate continuare nel credervi nostri mandatarii e rappresentanti, se non all'ombra compiacente di un errore. Voi scindete i diritti civili e politici dal diritto umano - mentre queste varie denominazioni rispondono agli ordini varii dei fatti nei quali il diritto umano si esplica e si applica. - Ma uno solo è il diritto di ciascuno e di tutti - di essere considerato persona e di esercitarne tutte le funzioni rispondenti alle sue facoltà.
      Ora le donne hanno interessi come voi nella famiglia, nella città, nello Stato. Hanno intelligenza al par di voi per capirli - hanno la volontà come voi per tutelarli e promuoverli - hanno come voi criterii di scelta - sono persone al par di voi.
      Democratici! Cavatemi dai vostri libri, dai vostri principii, dai vostri filosofi una sola illazione che statuisca e dimostri la legittimità di una diminuzione personale della donna.
      Cavatene una dimostrazione la quale provi che vi sono nelle donne elementi costitutivi che rispondono alla diminuzione della persona - incoscienza del diritto - abdicazione esplicita di esso - insufficienza ad esercitarlo - alienazione - delinquenza.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La liberazione della donna
di Anna Maria Mozzoni
pagine 272

   





Stato