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      Dimostrateci che siamo nella materiale impotenza di esercitarlo: e che la condizione di tutelate è connaturata in noi. No, o signori! voi non potete rispondere - voi non possedete argomenti nel campo vostro. Siete obbligati di andarli a rintracciare in quel passato che non autorizza la vostra agitazione, che contraddice ai vostri principii, che rinnega la vostra qualità di cittadini.
      Voi dovete dare la parola ai vostri avversarii, affermare la legittimità di istituzioni che vi hanno oppresso, fare atto di fede in tutti i dogmi che hanno anatemizzato la libertà dell'uomo e violentato la sua coscienza e le leggi della sua natura.
      Dimostratemi come potrete considerarvi vittoriosi e ritenere largito alla Italia il suffragio universale quando i 500.000 elettori di oggi saranno divenuti i due milioni di domani, essendo la nazione costituita da 22 milioni e rimanendo la metà di essa esclusa per principio da qualsiasi piú indiretta rappresentanza.
      Un popolo si raduna esso dunque in solenne comizio per discutere emendamenti provvisorii e piccole misure d'opportunità?
      Non bastano forse e non soverchiano a compito cosí modesto quelle assemblee che già possediamo, espressioni di interessi parziali e custodi di speciali istituzioni, e quegli organismi irti di formule e di riti tradizionali che costituiscono il meccanismo di una pubblica amministrazione?
      Oh, che cosa sarebbe il presente comizio quando non fosse una affermazione filosofica, una espressione radicale, complessa, immutabile del diritto dell'umanità?


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La liberazione della donna
di Anna Maria Mozzoni
pagine 272

   





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