Oscillò davanti all'ordine del giorno graduatorio proposto dal signor Vassallo, e poscia si decise a gran maggioranza pel mio.
E con questo credo aver reso conto ai miei mandatarii del modo col quale ho disimpegnato e dell'esito che ha avuto la missione affidatami dalla loro fiducia.
IX.
LETTERA ALL'ON. ZANARDELLI(15)
Questa «lettera aperta» all'on. Zanardelli, relatore sul progetto di riforma elettorale, fu pubblicata in opuscolo dalla Mozzoni, ma venne riportata anche da «La donna» e dalla stampa radicale dello stesso anno 1881. Vi si trova il segno del suo passaggio dalla democrazia risorgimentale al socialismo: motivi convergenti di questo esito furono la solidarietà con i socialisti tedeschi colpiti dalle leggi eccezionali di Bismarck e la convinzione che la classe operaia internazionale, nella sua lotta contro ogni forma di discriminazione e di sfruttamento, dovesse assumersi come propria la battaglia per l'emancipazione femminile.
Illustre signore,
Se alcuno mi avesse domandato su quali argomenti presumessi vi sareste appoggiato per negare il voto elettorale alle donne avrei risposto che, essendo voi in fama di gran liberale e di buon ragionatore, mi pareva non poteste basarvi che sopra argomenti di opportunità, i quali vi erano facilmente somministrati dall'avere la vostra relazione per oggetto una riforma parziale della legge attuale. Tutti gli argomenti di principio sono troncati nel capo dalla filosofia moderna che non distingue fra l'uomo e il cittadino, e non pone fra l'uno e l'altro nell'esercizio dei diritti loro inerenti, che impedimenti d'indole accidentale, e removibili dall'individuo stesso, sempre padrone, per quanto è dalla legge, della propria sorte.
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Vassallo Mozzoni Bismarck
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