Ma, passata la forza della reazione passionata, il tuo pensiero moverà alla ricerca dei mezzi onde sfuggire al naufragio che sommerge le tue simili.
Se tu hai una mente debole, un cuore piccino e un temperamento molle, tu chinerai il capo al destino. Tu strapperai dal tuo cuore quel pudore, che non è il pensato rossore del volto, ma la intransigente dignità dell'anima, - tu non avrai piú che uno scopo della vita, piacere; piacere a tutti per incontrare dei sorrisi, piacere per mascherare di fiori le spine della tua corona, per circondare di gioie la tua vanità dacché sono sfrondati gli allori sognati delle nobili virtù e della grandezza vera.
Tu disprezzerai gli uomini per la loro ingiustizia e non potendo fare assegnamento sulla loro ragione, sulla quale l'egoismo ha impresso una pregiudiziale, conterai sulle loro passioni, delle quali sei certa, e che potrai maneggiare a tuo talento. Tu diventerai un disgustoso impasto di artifici e di civetterie, la tua mente si vuoterà d'ogni nobile pensiero e il tuo cuore d'ogni affetto generoso.
Ma se la tua ragione è ferma, se la osservazione e la meditazione ti hanno educata alla fiducia nella ragione, se il tuo carattere è fiero, se il tuo cuore è ardente ed entusiasta, lo spettacolo della ingiustizia e della oppressione ti farà vieppiú pensosa e meditabonda a ricercarne le cause.
Tu troverai che il prete che ti maledice è un uomo, - che il legislatore che ti opprime è un uomo, - che il marito che ti riduce a cosa è un uomo, - che il libertino che ti sfrutta, - che il capitalista che strozza la mercede del tuo lavoro, - che lo speculatore che intasca il prezzo della tua carne, sono uomini - e che come uomini sono soggetti ad errare per ignoranza e per interesse.
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