Nessuna bibbia l'ha inventata e nessun codice, - la crea l'amore e dov'esso non è, nessun codice e nessuna bibbia possono sostituirlo. - L'amore è la legge della natura, è la simultaneità e la spontaneità dell'accordo, è l'equilibrio delle differenze, è la distribuzione armonica di funzioni diverse ed equivalenti, è la soluzione del problema della famiglia che tutti gli esseri risolvono ogni giorno ed ogni ora, intorno, sopra e sotto di noi e che gli uomini sudano a complicare con dogmi quanto violenti altrettanto cretini.
E allora, o fanciulla, quando il tuo pensiero ti avrà condotta di cosa in cosa e da una in altra idea fino a questo punto, che cosa deciderai nella tua mente elevata e nel tuo cuore innamorato della giustizia?
Come Galileo armato dell'evidenza, ribellandoti al dogma, tu dirai: «No, o prete, non è vero che io son fatta per la schiavitú. Il bisogno della libertà mi freme nell'anima, - non è vero che io abbia peccato, - io sono innocente e la reclusione del pensiero e del corpo non mi è dovuta. - Non è vero, o legislatore, che io sono da meno di te e degli individui del tuo sesso. La mia ragione è a livello della tua, - io sorprendo la tua complicità coi furbi, coi prepotenti e cogli egoisti. Io leggo nelle tue righe il disprezzo della persona umana e l'adorazione dell'oro e della potenza. Il tuo senso giuridico, di cui mi proclami priva, è il prodotto dell'accoppiamento adultero della giustizia moderna coi dogmi prepotenti di un'altra età. - Non è vero, o moralista, che la mia missione è di agitarmi indefessa, pel servizio materiale di un individuo, no; le mie facoltà soverchiano questo compito, io sono parte dell'umanità, sono mezzo e scopo a me stessa.
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Galileo
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