Il popolo se ne tornava da quelle tumultuose adunanze con la testa grossa e con la persuasione che quegli avvocati e quei giornalisti erano tanti Cristi e tanti profeti piovutigli dal cielo ad annunciargli la buona novella ed il regno di Dio sulla terra; salvo poi a mutarglisi tutti i quadri il giorno appresso, passando da un Circolo democratico ad un Circolo liberale, dal liberale al progressista, dal progressista al patriottico, dal patriottico all'unitario e cosí via, con una sinonimia di concetto per cosí dire, tanto sottile e briccona da confondere, non che la testa di un popolano, anche quella dell'Autore del dizionario dei sinonimi.
Arrivava intanto il giorno delle elezioni, Pubblici funzionari alti e bassi, giornalisti ed avvocati, apostoli e candidati, tutti sotto le armi, tutti affaccendati a predicare al popolo, ad illuminarlo, a guidarlo, ad imbeccarlo; i muri parlanti da cento affissi, tappezzati di nomi, di programmi di promesse, di allarmi; dovunque una confusione nervosa, concitata, convulsa, epilettica.
Il popolo ignorava i nomi, non conosceva le persone, non sapeva la portata del suo diritto, ignorava di quali interessi e di quante speranze fosse gravido il suo voto per coloro che glielo cercavano lisciandolo col pelo in giú; e dava il suo voto ad un puntello dei governi cessati credendo darlo ad un vecchio patriota, o spediva al parlamento un affarista, credendo porre il suo mandato nelle sacre mani di un apostolo.
Tutto questo significa che non si impara a nuotare se non gettandosi in acqua, o se preferite, secondo la frase del nostro popolo, che il mestiere insegna.
| |
Cristi Dio Circolo Circolo Autore Pubblici
|