All'incontro microscopio non si dà, che possa scorgere le sedi e la maniera delle sottili mozioni dell'anima umana. È assai, che perfettamente conosciamo queste mozioni. Quanto all'argomento, che io mi son proposto di trattare, convien ravvisare attentamente ciò, che significhi intelletto, che anche si vuol appellar mente. Noi con questo nome intendiamo la facoltà o potenza, che ha l'anima nostra di pensare, cioè di apprendere le idee delle cose, di combinarle, di divederle, di astraere, di giudicare, di formar assiomi universali, di raziocinare, di far altre simili azioni, delle quali è solamente capace un ente ed agente reale spirituale, ed è incapace la materia, per quanto si voglia organizzata e sottilizzata.
Mirate ora la gran serie delle fatture, onde è composto il cielo e la terra, tutte procedenti a dirittura dalle mani dell'onnipotente Creatore, senza che alcuno degli uomini sia intervenuto ad ajutarlo, essendo l'uomo interamente anch'esso una di queste fatture. Che magnificenza, che varietà, che artifizio, che ordine da pertutto! Perché siamo assuefatti a veder tutto dì le opere di Dio, né ci mettiam mai a considerarle per tutti i lor versi, né ci compariscono per maraviglie, come sono in fatti. Rivolgetevi poscia ad un'altra innumerabil serie di cose, tutte nate dall'industria e dal raziocinio del uomo, e troverete ancor qui un altro ampissimo teatro di meraviglie. Tutte le scienze e l'arti riconoscono il lor principio, progresso, e compimento dall'intelletto umano, che raziocinando, cioè inserendo una cognizione dall'altra, ha provvisto al bisogno, ha moltiplicato i comodi della vita umana, ed ha scoperto il vero, il buono, e moltiplicato il bello di tante cose, per rendere più felice il nostro genere, se sappiamo servircene in bene.
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Creatore Dio
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