E che la mente intervenga anche a i sogni disordinati, dice egli questo è manifesto, perché alle rappresentazioni di tali idoletti fallaci, ed immagini false, pur ella talvolta le discorre, le giudica, le crede, le vuole. E come mai può discorrersi, giudicare, credere, volere, senza che sia la mente, che discorra, giudichi, creda, e voglia? Ma come poi la mente possa credere a que' falsi avvenimenti, ed assentire a quei chimerici oggetti, con ingannarsi sì spesso e sì lordamente ne' sogni disordinati: egli crede ciò facile e naturale, e da non istupirsene punto. Imperciocché non avendo la mente altri mezzi per essere sicura, che fuori
dal suo carcere sieno esistenti altri corpi reali a sé presenti, se non per mezzo delle impressioni, che ne sente; delle immagini, che ne vede, le quali son portate da i sensi esterni: qualunque volta succede, che nel sogno le si rappresentino tali impressioni & idee, che ne vengono da i sensi esterni, ma per altra via, la mente non sapendo esser colà introdotta per istrade indirette, ma supponendole arrivate agli ordinarj condotti de' nervi sensorj, non può far di meno di non prestar loro piena fede, e credere, che fuor del suo corpo sieno a lei presenti gli obbietti, di cui ne vede e sente le immagini, e le impressioni entro il suo senso comune. Così quell'ingegnoso filosofo, nella cui morte gran perdita fece la repubblica letteraria.
Avrei desiderato io, che questa ispiegazione mi soddisfacesse, ma finora non ho potuto ottener dalla mia testa, ch'essa ne resti appieno soddisfatta.
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