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      Parevagli alle volte ancora di non vedere assai chiaramente, ed immaginandosi di essersi levato avanti giorno, andava ad accendere il fuoco e la lucerna. Narra eziandio, che un certo Riperto dello stesso suo paese, addormentato si levò una volta di notte, e prendendo i trampoli, che noi appelliamo zanchi, e legatili alle gambe e piedi, andò a passare un torrente gonfio, che era nella valle; ma svegliatosi nella ripa di là, non osò di ripassarlo, senza aspettare il giorno, e il calamento dell'acque. Conosco io persona, che in età giovanile soleva nella stessa maniera levarsi, girar per la camera, prendere in mano varj mobili, ch'egli, tuttoché addormentato, ben vedeva e distingueva. Da lì a un quarto di ora se gli oscurava la fantasia, e quasiché fosse colto da improvvise tenebre, si svegliava, e stupido se ne tornava a letto. Così un servitore, suggetto a simili strani movimenti, cercato una mattina qua e là, fu ritrovato addormentato sul cornicione della chiesa. Ebbero giudizio in non risvegliarlo, perché in siti pericolosi il destar questi tali, costa loro ordinariamente la vita. Racconta in fatti il Bodino, che cercato un di questi sonnamboli, fu ritrovato, che nuotava in un fiume. Il chiamarono e svegliarono; ed egli preso dalla paura si affogò. Altri poi son caduti giù da qualche luogo, o urtando si son rotti il capo, e ad altri è succeduto di peggio. Essi poi ordinariamente nulla si ricordano di aver fatte queste passeggiate al contrario de i sogni, de i quali spesso ci sovviene, appena siamo svegliati.


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Della forza della fantasia umana
di Ludovico Antonio Muratori
Editore Pasquali Venezia
1745 pagine 212

   





Riperto Bodino