Più frequentemente nella pazzia accade, che un solo primo fantasma turbi talmente la fantasia, che ne venga a patire anche il lume dell'intelletto. Questo malore, quando arriva ad essere totale, cioè a disordinar tutto il cerebro, e le idee ivi impresse, allora è nel suo maggiore accesso. Ma per lo più noi troviamo veri pazzi, che sensatamente parleranno per qualche tempo, né voi vi accorgerete della loro infermità, se non toccate certe corde, il suon delle quali fa poi conoscere, ch'è guasta l'interna armonia con discapito della stessa ragione. Siccome poco fa accennammo, se per operare talvolta imprudentemente, e far danno a sé medesimo, si avesse tosto ad incorrere la taccia di pazzo, a pochi pure si ridurrebbe il numero dei savj! Per veri pazzi adunque noi coloro solamente intendiamo, nel cervello de' quali si formano e tenacemente si conficcano alcuni ridicolosi e falsi fantasmi; riconosciuti per tali da ciascuno, fuorché da chi gli alloggia, di modo che ad espugnarli non è più bastante la mente seco unita, né qualsivoglia ragione altrui. Un solo dissi di così strani fantasmi basta a guadagnare all'uomo la malveduta patente di pazzo. Andate agli spedali delle gran città, dove si raccolgono i pazzerelli: quegli si è cacciato in capo di essere papa, o re. Quell'altro di essere generale di armata, o pur figlio di erede di qualche nobil famiglia. L'uno si tiene perseguitato da sognati nemici; e l'altro è persuaso, che una gran signora è spasimata per lui, e che la prepotenza de i suoi rivali gli ha tirato addosso quelle manette e catene.
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