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      Ed egli sorridendo soggiunse: assai più veduto ed udito hai di quello, che forse. E qui si tacque. Bisogna ben credere, che si fosse altamente fitto nella fantasia del Tasso, ciò che si racconta del genio, o sia dello spirito di Socrate. Nelle sue grandi e gagliarde astrazioni parea al Tasso, gran filosofo anch'esso, di parlar con un altro, ed egli parlava e rispondeva a se stesso. L'astrazione sua faceva, ch'egli sognasse vegliando di mezzo giorno al pari degli addormentati sognanti di mezza notte. Ma non lascia per questo di essere sommamente stravagante e raro un tal fenomeno.
      Fin qui abbiamo veduto darsi estasi, o vogliam dire straordinarie astrazioni, originate da cagion naturale. Comune sentenza ancora è, che ce ne son delle sopranaturali, cioè provenienti da interna azione di Dio che rapisce l'anima dalla percezion delle cose esterne, acciocché questa consideri nell'interno quelle verità e notizie, che egli vuol comunicarle. Testimonj di ciò son le vite di varj santi, e massimamente di sante donne, le quali più spesso troviamo, o per dir meglio stimiamo sopranaturalmente rapite in estasi, e illuminate dalla rivelazion di Dio. Che sì fatte estasi, chiamate divine, possano succedere, non si de' avere difficultà di crederlo. Dio può comunicare anche nella vita presente queste grazie a i suoi buoni servi. Che se ne dieno ancora delle provenienti dal demonio, lascerò che altri lo cerchi, e ne chiarisce ben la verità. I segni indicanti, che le estasi non vengano da Dio, si truovano registrati da varj teologi, dal medico Zacchia, e da altri.


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Della forza della fantasia umana
di Ludovico Antonio Muratori
Editore Pasquali Venezia
1745 pagine 212

   





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