Cioè quando i moti di costoro somiglianti sono a quei, che si osservano nel delirio, nell'epilessia, nell'apoplessia, nella frenesia, ed in altri simili morbi, che portano seco urli, storcimenti di volto e di membra, pallidezza, parole disordinate, lamenti, ed altre figure non convenevoli ad una mozione di Dio. Lo stesso è da dire, se ne proviene offuscazion di mente, dimenticanza delle cose passate, o tristezza; e se la persona a talento suo si aliena da i sensi, e ritorna in se stessa, o pure se i suoi depravati costumi l'accusano per immeritevole di quelle grazie, che Dio riserba per gli suoi cari. Tutte queste distinzioni si veggono riferite dall'eminentiss. Lambertini (oggidì BENEDETTO XIV pontefice regnante) che ex professo e magistralmente ne ha trattato nel terzo libro, capitolo quadragesimo nono De servorum Dei beatificatione; e son diligentemente da osservare per non cadere in inganno, con attribuire gli effetti naturali a cagion sopranaturale, e ad un movimento miracoloso della grazia di Dio. Pongasi nulla dimeno l'estasi in persone di somma conosciuta pietà, e senza che v'intervenga alcun di quei segni esterni di deformità o morbosità, che abbiamo accennato: si cerca tuttavia, se s'abbiano a credere naturali, o pur sopranaturali somiglianti astrazioni, e le rivelazioni, che di cose di Dio, e spettanti alla divozione, ci han lasciato molte sante donne, e vergini sommamente pie. Si dee mettere per cosa certa, che tali persone, nelle quali non cade sospetto menomo di bugia o d'impostura, stante la loro vita innocente, piena di virtù, e ardente d'amore di Dio, dicono la verità, allorché narrano quanto è loro avvenuto nell'estasi.
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