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      Ma o sia che venga da irregolari ignote produzioni della natura, o da qualche straordinario accidente di forte apprensione l'antipatia; fuor di dubbio è, che la sua sede si dee cercare nella fantasia, la quale muove immediatamente l'animo all'abborrimento: né l'anima ha forza per l'ordinato di reprimere e correggere quel fantasma, siccome abbiam veduto né pure a lei permesso di fare nei fantasmi della pazzia parziale. Sembra nondimeno credibile, che in alcuni casi volendo risolutamente l'uomo vincere qualche sua antipatia, potesse farlo.
      Ciò almeno può e suol succedere in alcuni fantasmi tormentatori, che non vengono da naturale inclinazione, ma bensì han principio negli adulti per qualche gagliarda impressione di una idea, che la fissa meditazione dell'anima ha imprudentemente formato, e serve poi a martirizzar l'incauta persona. L'uomo, in cui predomina la malinconia e la timidità, si truova più degli altri esposto ad albergare e conficcar nella sua fantasia cotali molestissime idee; essendo, come altrove abbiamo detto, quel temperamento atto a cagionar delle stravaganti peripezie nel cerebro umano, ed anche un veicolo alla pazzia: colpa principalmente del sangue, e di chi in vece di divertire i neri pensieri, e di cercar oggetti allegri, ritirato nella solitudine, si concentra in se stesso a contemplare ed ingrandire que' sì tetri fantasmi, che poscia con più empito a lui fan guerra. Un'occhiata agli scrupolosi. Son questi mossi da un principio buono, ma da cui talvolta vengono conseguenze cattive.


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Della forza della fantasia umana
di Ludovico Antonio Muratori
Editore Pasquali Venezia
1745 pagine 212