Pagina (124/212)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E se non otterrà al primo colpo la vittoria intera, potrà sperarla dopo qualche pruova. Io so di una persona, che per aver veduto mozzare il capo ad un reo nella pubblica piazza, fu lungamente perseguitato in sogno da questa immagine, per cui tutto tremante si destava. Apposta per liberarsene, andò trepidamente a mirare un altro somigliante spettacolo, e tra le riflessioni fatte, e il coraggio esercitato, mai più non ne risentì molestia. Erano infami, meritavano di essere vietati i crudeli giuochi de i gladiatori presso i romani; tuttavia si avvezzava la gente a non avere ribrezzo alla vista del sangue, e servivano di noviziato a i soldati. Si ha ben da confessare, che difficilissimo è il potere resistere alla gagliardia di certi altri fantasmi, e il domarli su i principj, come accade a chi la morte rapisce un caro unico figlio, una dilettissima moglie, e così di altri simili majuscoli casi succede. Si truovava allora la fantasia sì piena dell'idea di quel figliuolo, di quella consorte, con tutto l'apparato dell'altre idee congiunte con essa, cioè dei beni, che si godeano, o se ne speravano, perduti; e de i mali immaginati per cagione di tal disgrazia: che quasi sforza la mente a tener fisso il guardo in quella sola, senza che ella sappia esercitar la sua libertà, per pensare ad altre immagini, e ragioni per consolarsi. Son costoro da compatire, né alcun dee meravigliarsi, se in quel gran bisogno a nulla serve il volerli consolare. È troppo, dissi, allora difficile il divertir l'anima dal pensare a quell'oggetto, che la fantasia sì vivamente ed ostinatamente le presenta avanti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Della forza della fantasia umana
di Ludovico Antonio Muratori
Editore Pasquali Venezia
1745 pagine 212