Di questo sentimento furono Giovanni Costeo, il Vairo, e Tommaso Erasto, citati dal medesimo Fieno; avendo essi creduto non trovarsi questa forza nell'immaginazion delle madri, e che avvenimenti tali fuori dell'ordine della natura, sieno da attribuire a i fortuiti incontri degli umori o di altre cagioni. Altrettanto giudicarono Giovanni Huarte, e il medico romano Zacchia. Anche il signor de la Venette nel suo Tableau de l'Amour mostrò di non essere persuaso di sì fatta opinione. Ultimamente Jacopo Blondel inglese, in una sua Dissertazione fisica, la quale tradotta in franzese fu stampata l'anno 1737 come apparisce dall'estratto fattone nella prima parte del tomo secondo del Giornale de i Letterati di Firenze, impugnò ex professo la volgar credenza, intorno alle credute voglie delle donne. Sforzasi egli di provare, che la sperienza è contraria alla comune opinione; che la ragione e la notomia non si possono accordar con essa. Deride due esempi recati dal padre Malebranche. Osserva trovarsi tali deformità e macchie, senza che le abbia precedute alcuna immaginazione; e che tante donne gravide vanno immaginando oggetti o grati o ingrati, e desiderano varie cose; e pure l'immaginazion loro non ne imprime carattere alcuno nel feto; ed essere sì pochi e rari questi accidenti, che non può rigettarsene la colpa nella fantasia materna; perché se tal forza fosse nell'immaginazione, noi ne vedremmo più frequenti di lunga mano gli esempi.
Intorno a questa sì scura e controversa materia tali non sono le mie forze e lumi, ch'io osi di profferire sentenze alcuna.
| |
Giovanni Costeo Vairo Tommaso Erasto Fieno Giovanni Huarte Zacchia Venette Tableau Amour Jacopo Blondel Dissertazione Giornale Letterati Firenze Malebranche
|