Questa non si può negare per le osservazioni fatte da valenti medici. Vena si osserva, arterie si truovano, che passano pel cordone umbilicale. E questo medesimo cordone è da vedere, se partecipi della qualità dei nervi. Non si può mettere in dubbio, che la fantasia di molte persone abbia in varj casi di gagliarda apprensione, di terrore, di forte desiderio, la forza di alterare il corpo loro proprio, con produrre delle antipatie, de i morbi, ed anche con restituire la sanità. Di ciò abbiamo assaissimi innegabili esempi. Molto più può la fantasia delle donne per la sua vivacità, e per altre cagioni. Data dunque la comunicazione del sangue della madre col corpo del feto, ed avendo qualche caso fatto conoscere, che i vajuoli della madre passano alle volte in esso feto, non è impossibile, anzi né pure inverisimile, che gli spiriti mossi dalla materna fantasia, vadano talvolta ad imprimere in quella delicatissima macchia un segno della sua apprensione, paura, o desiderio. Un solo esempio ben verificato, che si potesse addurre della comunicazion delle passioni della madre nel feto, basterebbe a darla vinta a i chiamati immaginazionisti; perché ciò, che succede una volta, può succedere altre volte, e in altre persone.
A nulla serve il dire, che se fosse vera questa pretesa forza dell'immaginazione materna, se ne vedrebbero più frequenti gli effetti; e che tante madri desiderando, o in caso di paura, non ne portano il carattere al loro feto: imperciocché anche di rado accade, che l'immaginazione alteri il corpo proprio delle persone, ciò succedendo solamente in quelle, che hanno una particolar disposizione, e maggior forza nella lor fantasia.
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