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      Noi siam dispensati dal crederli tutti originati dall'immaginazion delle madri. Pure alcuno ve ne ha, che sembra ben preciso. Prendiamone uno nell'appendice dell'anno sesto, decuria seconda, osservazion cinquantesimaquarta. Col cibo dato alle oche della casa del colonnello, o pur generale di Usslau, fu mischiata da un insolente ragazzo semente di hyoscyamo e di cicuta. Cominciarono quegli animali ad impazzire, a fare un gran strepito, e a furiosamente combattere fra loro. Accorse al rumore una fantesca gravida per quetare quel tumulto. Ma che? Un ocone maschio col piè destro alzato, e con grandi strida si alza al volo contra di lei. Con una pertica, che ella avea in mano, gli diede una bastonata in quella gamba, per cui ne restò zoppo. La sofferta paura, e il danno cagionato a quella bestia, le durarono fitti nella fantasia; e poscia partorì un fanciullo, il cui destro piede era veramente di oca. Se il caso è vero, non si potrà mai attribuire, se non alla fantasia della madre un sì fatto fenomeno.
      Nella decuria seconda suddetta è anche scritto, che dormendo in letto in tempo di state una donna gravida senza coprirsi, un gambero sortendo da un vaso riposto sotto il letto, andò ad attaccarlese ad una mammella. Svegliata la donna, ed alzate le grida al cielo, accorse la serva, e la tolse via quell'indiscreta bestiuola. Partorì essa dipoi una fanciulla, portante una vera ed esatta figura di gambero nella mammella, e che ebbe sempre un'incredibile antipatia a tutti i gamberi vivi o cotti.


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Della forza della fantasia umana
di Ludovico Antonio Muratori
Editore Pasquali Venezia
1745 pagine 212

   





Usslau