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      Ve n'entrano poi anche delle disgustose, come son le gelosie, i timori, ed altre pene de' folli martiri del mondo. Ma queste ancora aumentano quell'apparato d'idee, ciascuna coerente alla principale suddetta. Che maraviglia è dunque, se alla mente di questo mondano amante si affaccia sì spesso un fantasma corteggiato da tanti altri, e per così dir dominante nella fantasia? Quando egli si truova in mezzo agli affari, quando va per orare in chiesa, quando è a tavola, in una parola dapertutto, questo orgoglioso e dilettevol fantasma comparisce davanti all'anima; e s'ella il caccia, poco sta a ritornare in campo; e sin quando egli dorme, il più delle volte i sogni vanno a terminare in qualche avventura appartenente a quell'idolo stesso. Voltate carta. Un tale ha ricevuto un affronto da un suo pari, o pur sa, che colui è dietro a scavalcarlo dal possesso di qualche onorevol posto, o che gli ha usato un tradimento. In somma il riguarda come un suo nemico. Questa dispiacevole idea si fissa nel cerebro suo, né già ella sola. L'odio, lo spirito maligno della vendetta, l'ira, ed altre riflessioni a poco a poco formano una folla d'altre idee, tutte concernenti l'abborrito nemico, e tutte formanti nella fantasia un grosso squadrone, che ha forza di muovere l'anima, anche quando essa non vorrebbe, a mirarlo, a pensarvi. Non è da meno di questi tali una persona ardentemente innamorata di Dio, e avvezza a meditare. Leggiamo dei santi, che in mezzo ai rumori del mondo, e ai più dilettevoli oggetti della terra, non poteano trattenere il lor pensiero, che non vagheggiasse quell'idea nobilissima ed amatissima, ch'essi portavano, per parlare col popolo, scolpita in cuore, voglio dire altamente impressa nella lor fantasia, con tante belle, divote, e vere nozioni, tutte concatenate con essa.


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Della forza della fantasia umana
di Ludovico Antonio Muratori
Editore Pasquali Venezia
1745 pagine 212

   





Dio