Questo solo esempio servir può per farci conoscere la necessità di ben considerare qual influsso possa avere nelle nostre azioni la nostra fantasia, per correggerla, se occorre, osservando come quel fantasma ci stimola ad opere illecite; quell'altro ad opere nocive alla nostra sanità, all'economia, all'onore; ovvero tanti altri, che ci turbano sì forte, rubandoci la tranquillità dell'animo, per rimediarvi se mai si può. Ma perciocché i fantasmi nostri bene spesso altro non sono, che un'opinione figlia dell'intelletto e fitta nella fantasia, o pure vengono accompagnati da qualche opinione, che può e suol muovere l'anima nostra a varie operazioni ora lodevoli, ora biasimevoli: già si è detto, quanto utile e necessario sarebbe il chiamarle ad un rigoroso esame, per esentarci da varj inganni, nei quali tutto dì cadiamo.
CAPITOLO XVDella diversità delle fantasie.
Siccome nel teatro del mondo noi proviamo tanta diversità nella distribuzion dei beni terreni, mirandosi alcuni ricchissimi, altri mediocremente forniti di essi, ed altri poveri o poverissimi: così lo stesso avviene della fantasia e dell'ingegno, dei quali si osserva nei mortali o abbondante, o mediocre, o scarsa la misura. Tale diversità di fantasie provviene o dalla natura, o pure dallo studio ed esercizio. Nascono alcuni con una forte immaginativa, la quale ritien facilmente tutto quel che pensano o che apprendono per via de' sensi, o che vanno immaginando, e prontamente esibisce poi alla mente quelle immagini, che occorrono pel ragionamento: nel che consiste quella, che col volgo appelliamo buona memoria.
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