I vortici dell'acutissimo Descartes, non si può negare, con grande ingegno furono ideati, ed han regnato un pezzo. Scemati poi di credito, voglia Dio, che non muojano in fine allo spedale. Così l'attrazione dei corpi, quantunque dal celebre Newton fiancheggiata con forti ragioni, e proposta con molta modestia, pure più contraddittori ha trovato finora, che lodatori. E nuova forse né pure è da dire, perché prima di lui anche il Gassendo nella sua Fisica, ove tratta della gravità, inclinò ad ammettere l'attrazion nella terra. Oltre a questi parimente il famoso Leibnizio, che tanto facile, e felice era in fabbricar sistemi, non ha già provata la medesima felicità in persuaderli ad altri. Ed ecco come gli uomini grandi per mancanza di nozioni certe delle cose vanno fantasticando, e credono impresa gloriosa l'idear colla lor fantasia ciò, che verisimilmente essere potrebbe o dovrebbe, giacché di più o di meglio sperar non si può. Di sì fatti sistemi, molti dei quali si possono chiamare con santo Agostino magna magnorum doctorum deliramenta, e di simili paradossi, e particolari opinioni, noi ne incontriamo in tutto il regno della letteratura; e chiunque ha conficcata nel suo capo, cioè nella sua fantasia, una di queste opinioni, a tenore poi di esse va pensando, e ne forma quasi uno stabile principio di altre cognizioni. Molte di esse sogliono aver voga, fintantoché venga un altro, che ne proponga una diversa o contraria con architettura migliore. La conclusione nondimeno è, che niun sistema, niuna opinione può noi condurre alla certezza della verità; e se l'intelletto nostro si appaga talvolta anche di queste apparenze del vero, fa come il povero, che veste e mangia come può, ma non come vorrebbe.
| |
Descartes Dio Newton Gassendo Fisica Leibnizio Agostino
|