A noi dee bastare, che se sono oscure molte cose, proposte a noi da credersi della divinità e di varj misteri della religione, sono ben chiare le regole principali del retto vivere, e le leggi di Dio per dirigere con esse le nostre coscienze ed azioni. Ma pur troppo la nostra curiosità ci porta a voler intendere ciò, che è incomprensibile; con trascurar intanto i chiari insegnamenti di Dio per la buona condotta de gli animi nostri sì per la presente vita, come per l'altra, a cui siamo incamminati. Ora è da aggiugnere essere bensì conceduto il passaporto a i sistemi e alle immaginazioni quasi poetiche de' filosofi e teologi, allorché si tratta di sole materie fisiche, e di speculazioni, le quali vere o false che sieno, niuno influsso portano seco sopra le umane azioni. Ma non son già da tollerare quegli altri, che a dirittura, o per le lor conseguenze possono tornar in danno della religione, della sanità degli uomini, o del retto governo politico, o che in altra maniera aprono l'adito alla corruttela de' costumi e all'iniquità. Merci sì perniciose o pericolose, come mai tollerarle nel commerzio del mondo? E pure chiunque non è forestiere negli affari della religione, della filosofia, e della politica, sa quanti di tali sistemi si sieno fabbricati ne' due prossimi passati secoli, ed anche nel presente in Germania, in Olanda, e sopra tutto in Inghilterra, dove è permesso ad ognuno di delirare in quistioni di somma importanza. Si è veduta nascere fin la setta empia de' materialisti, che non riconoscono se non la materia del mondo, confondendo in essa anche lo stesso Dio e la ridicola degl'idealisti, che sembra non ammettere materia, ma solamente idee, con somma vergogna di questi ultimi tempi.
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