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      Abbondavano una volta i sistemi in queste professioni, e la nostra età né pur essa n'è priva, disputandosi tanto delle febbri, della digestione, del salasso, delle cagioni de' diversi mali, e delle virtù de' medicamenti. Se volete delle belle ed erudite lezioni di medicina, le troverete senza fatica ne' libri, nelle cattedre, e al letto de' poveri infermi. Ma quanto è poi diverso il destino della pratica da quelle erudite teoriche! Quando guariscono gl'infermi, se ne eccettuate gli effetti della china china, rade volte vi potranno essi medici dire, se le forze della natura, o pur quella de i lor recipe abbia atterrato quel malore, e restituita la sanità a chi in loro confida. E ciò perché bene spesso non già scuoprono nell'interno troppo scuro de' fluidi e solidi del corpo umano le cagioni e le mine de' mali, né qual preciso sicuro rimedio s'abbia da applicare alla sconcertata armonia di questa mirabil macchina, e molto meno allorché si tratta di mali assai gravi. Tutto quel dunque, che vien pratticato da non pochi medici, si riduce a pescar nella propria fantasia ciò, che potrebbe essere, e ciò che potrebbe giovare, perscrivendo poi que' medicamenti, che son creduti più proprj, ma per lo più han fondata la lor efficacia e virtù nella sola medesima immaginazione, e che per disavventura talvolta a nulla servono, o se giovano per un effetto, possono poi nuocere per un altro. Il peggio è (e bisogna pur confessarlo, perché né pur lo niegano gli stessi medici sinceri) che l'arte loro istituita per guarire i mortali da questo o da quel male, può disavvedutamente liberarli da tutti con abbreviar la vita di chi forse senza di loro l'avrebbe prolungata.


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Della forza della fantasia umana
di Ludovico Antonio Muratori
Editore Pasquali Venezia
1745 pagine 212