Venne il Leibnizio, che rigettati questi due sistemi, inventò quello dell'armonia prestabilita, con figurarsi, che formandosi pensieri nell'anima, da lui chiamata automa spirituale, nel medesimo punto si facciano dei movimenti nel corpo, non per alcuno impulso dell'una sostanza sull'altra, ma per la determinazion precedente di questa armonia già stabilita dal divino artefice nel principio e sin dalla creazione del mondo. Qual di questi tre sistemi sia da preferire, non è qui luogo di cercarlo. Forse niun di essi può appagare. Contra del primo han suscitate i moderni tante difficultà, che oggidì non ha più spaccio. Quello del Descartes vien creduto, come dicevano gli antichi, Deus in machina, essendo facile ad ognuno, l'immaginar Dio a dirittura operante ciò, che noi non sappiamo spiegare negli arcani della natura. L'armonia poi prestabilita del Leibnizio ha trovato tanti contradittori, pretendenti infino, che con essa si tolga la libertà dell'arbitrio, e si cada nel baratro dell'empio Spinosa, che lo stesso Wolfio, gran settatore del Leibnizio, non si è attentato di professar chiaramente un tal sistema, ancorché altri creda, aver egli con termini equivalenti insegnata la sentenza medesima.
Qui a me altro non appartiene, che di solamente esporre qual funzione ed ufizio abbia la fantasia nel commerzio fra l'anima ed il corpo. Si può con ragione appellar la fantasia la più nobile ed importante parte del corpo umano, perché con essa lo spirito nostro tratta continuamente tanto nella veglia, che nei sogni.
| |
Leibnizio Descartes Deus Dio Leibnizio Spinosa Wolfio Leibnizio
|