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      Voi perciò mirate questi sbrigliati polledri, senza fare riflessione alcuna alle cose cattive e alle pessime lor conseguenze, pricipitar nelle voragini della lascivia, lasciarsi portare dall'ira a pericolosi sconcerti, o dalla vanità o dal giuoco a scialacquar quelle sostanze, che non tornano più. In alcuni si vede fare naufragio nel medesimo tempo l'anima, la sanità, la riputazione, e la roba.
      La seconda cagione dell'impulso delle idee sensibili consiste nella presenza degli oggetti, rappresentati in esse idee. Natural proprietà è questa delle nostre idee, sieno intellettuali o sensibili, che se l'oggetto di esse è lontano o di tempo o di luogo, non commuovono l'anima, cioè i nostri appetiti con quella gagliardia, che fa l'oggetto vicino o presente. Niun bisogno di pruove ha questa verità, perché tutto dì sperimentiamo, succedere in noi una viva apprensione delle cose presenti, superiore alla cagionata dalle lontane. Che se talun dicesse, darsi mercatanti, che fan lunghi viaggi, mossi dalla speranza di un guadagno lontano; e tanti, che si muovono dall'Europa per andare in cerca de i sì rimoti tesori dell'Indie: si ha da rispondere, che la grandezza di un bene lontano sperato può essere equivalente o superiore alla forza di un bene minore presente. E in oltre venire principalmente la commozion dell'appetito in questi tali non da i tesori lontani, ma dalla vista e dall'esempio di altri mercatanti e di altre persone, che si sono arricchite ne' viaggi suddetti. Il mirar la buona fortuna di costoro serve di sprone e d'incitamento a gli altri per un simile tentativo.


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Della forza della fantasia umana
di Ludovico Antonio Muratori
Editore Pasquali Venezia
1745 pagine 212

   





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