Le sacre funzioni della Chiesa sommamente per questa ragione giovano ad eccitare e corroborare in essi la venerazione dovuta a Dio, la necessità di ricorrere per ajuto a lui, di amarlo, di chiedere e sperare il perdono ai nostri falli. Mezzo di gran lunga più efficace non solo per apprendere le salutevoli idee, e i più utili e documenti della sapienza, ma per fissarli forte nel capo nostro, si è l'udire le prediche e i sermoni dei sacri ministri della Chiesa di Dio. Ne ha bisogno non solamente l'ignorante popolo, ma chiunque ancora ben fa le dottrine tutte del Vangelo e della morale filosofia. Non si può abbastanza ripetere: le idee spirituali non s'imprimono nella fantasia materiale con quella forza, che osserviamo nelle idee provenienti da i sensi. A fin dunque che acquistino maggior vigore, conviene con replicati e moltiplicati colpi picchiarle nella nostra testa; e dappoiché si crederà di aver fatto assaissimo, sempre si ha da tenere per fermo, che se non si continua a battere il chiodo, l'imparato non servirà al bisogno. Chi ci è, per esempio, che non sia persuaso dell'inevitabil sua morte? E pur di questa sembriamo come dimentichi, e male viviamo, quasi che non si avesse mai a morire e comparire al tribunal di Dio. Però necessaria cosa è l'udire di tanto in tanto i sacri oratori, che ci ricordino questo gran punto e le sue conseguenze. Le immagini delle cose sensibili, oltre all'imprimersi naturalmente con assai vigore nella fantasia, ricevono anche maggior possanza dai medesimi sensi, perché questi tornano tante volte a mirare, o ascoltare, o gustare &c. e con ciò a riferire quegli stessi oggetti, che compariscono sì utili o dilettevoli.
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