A bruzzolo, a mala pena sveglio, s'alza e anco lui apre la finestra e vede dirimpetto la selva, e voglioloso di ricercarvi a ugni patto il fratello, dice alla Principessa:
- I' vo' ire a caccia laggiù.
E la Principessa piagnendo:
- Ma che nun ti bast'egli il pericolo che ha' scansato una volta e le pene ch'i' ho sofferto per cagion tua? Nun ci andar nella selva.
Il secondogenito però nun gli diede punta retta, e partì in verso la selva assieme col cane, e con la lancia e lo stioppo. Costì, per nun raccontare le medesime cose troppo alla lunga, vo' avete a sapere, che gli accadé l'istesso che al primogenito, e rimanette anco lui dientro la grotta trasmutato in istatua di marmo; e la Principessa nun lo vedendo arritornare, lo tiense per perso affatto, e la città daccapo si vestì a bruno per comando del Re.
[70] Infrattanto nella casa de' tre fratelli anco la boccetta d'acqua del secondogenito la veddano intorbidita, e però il terzogenito nun istiede a cancugnare; volse partire alla ricerca de' fratelli, e sellato il cavallo ci montò su, prese con seco il cane, la lancia e lo stioppo, e via a galoppo.
Cammin facendo anco il terzogenito domandava alla gente delle nove:
- Ci son egli mai passati per di qui du' giovani in tutto e per tutto compagni a me?
E la gente:
- Che omo buffo, che vo' siete! In che maniera vo' ricercate sempre delle medesime cose? Oh! non siete voi quello dell'altre volte? Che matto! Accosì il terzogenito capiva la strada tienuta da' su' fratelli e finì con l'arrivare nella città, che lo ricevette con gran festa, come un morto risuscitato, e lo condussan dal Re, e al solito, tanto il Re, che la Principessa e la Corte lo credettano, per la gran somiglianza, il primogenito.
| |
Principessa Principessa Principessa Infrattanto Principessa Corte
|