- Fatevi innanzi 'nsenza sospetto, Felicina. Qui s'è ragionato sul conto vostro, e a quel che s'è delibberato ci manca soltanto degli schiarimenti, che bisogna partino da voi. E prima di tutto si vorrebbe cognoscere per bene d'addove siete vienuta e chi sono i vostri parenti. Via! parlate chiaro, perché vo' farete la vostra fortuna e la nostra contentezza.
La Maria, che però lì, come già s'è detto, aveva pigliato il nome di Felicina per niscondersi meglio, alla presenzia di tutti que' Baroni nun trovava le parole per rispondere; ma poi, siccome gli fecian coraggio, e' disse al solito che lei nun cognosceva parenti, che era una ragazza spersa per il mondo e che nun si ricordava nemmanco il logo del su' nascimento; e però s'arraccomandò che nun la tormentasseno 'nvano, e nun la menasseno a commetter cose contro il su' onore; poi, del resto, s'appalesò pronta a ubbidire al volere di Su' Maestà. Insomma la Maria nun si volse scoprire per la temenza di su' madre, che la ricercassi e mandassi della gente a ammazzarla.
Il Re e i Baroni e tutta la Corte rimasano male alle risposte della Maria; ma in ugni mo', per salvar la vita del Principe, a quel mo' disperato per la gran passione amorosa, delibberorno di accontentarlo, anco perché avevano la speranza che forse in seguito sul conto della Maria, diventata Principessa, si sarebbe cognosciuto la verità; e poi tutti s'eran messi 'n capo che lei fusse qualche figliola di Re o spersa per caso o rubbata da dei corsari.
Dunque, si concluse il matrimonio e il Re bandì per tutto il Regno e le città di Francia delle feste maravigliose, e accosì il principe Alessandro se ne stiede allegro e contento con la su' bella e garbata sposa Maria, o Felicina, secondo che si vole dire.
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