Ma pur troppo a' contenti corran dietro spesso i malanni e le disgrazie!
Doppo diversi mesi dallo sposalizio di Alessandro deccoti che arrivò a Parigi un currieri del Re d'Ungherìa, che chiedeva soccorsi al Regno di Francia contro a' nemici che gli erano nentrati ne' su' possessi. Subbito il Re di Francia, che era l'alleato di quel d'Ungherìa, ordinò che si radunassan parecchie migliaia di soldati, ne diede il comando a Alessandro nominato generale, e' nsenza indugio lo fece partire in verso i paesi dell'Ungherìa; [149] sicché a Alessandro, con dispiacere sì, gli conviense lassare la su' sposa di già gravida, e la raccomandò alla Regina e che lei gli scrivessi spesso quel che accadeva e quando Felicina partoriva; e avute le imprumesse della Regina su' madre, Alessandro montò a cavallo e co' su' soldati si mettiede 'n cammino al su' destino e nun si fermò 'nsino a tanto che nun arrivò davanti a' nemici del Re d'Ungheria, pronto alla battaglia; e fu per l'appunto in nel tempo che combattevano, che al Principe gli fu porta la notizia del parto affortunato della Felicina, ma con tanta bugìa, che tutte le gioie si trasmutorno in dolore.
Felicina, vienuto il su' mese, diede fora du' be' maschi assieme, e gli posan nome, al primo Arnaldo e a quell'altro Michele.
Subbito la Regina spedì un messo al su' figliolo per avvisarlo, e il messo, per nun poter passare dalle solite strade, dové andarsene a Genova con l'idea d'imbarcarsi e attraverso la marina raggiugnere il principe Alessandro in Ungherìa; e quando il messo, con gran treno reale, arrivò al Porto di Genova, se n'andette a albergo in nella locanda della Bella Giuditta, perché anco lei nel su' paese nativo nun ci steva più, e la su' locanda la tieneva aperta in quella città.
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