Vienuta la sera, dice Pietro:
- Dunque, chi sta a dormir con meco?
Dice la figliola del Governatore:
- È troppo giusto che tocchi stasera a la tu' prima moglie, doppo tanto tempo che nun vi siete più visti.
Sicché Pietro se n'andiede a letto con la su' prima moglie: ma quando fu passa qualche ora che loro si trovavano assieme, deccoti la figliola del Governatore piglia du' pistole e va alla porta della cammera, picchia e domanda:
- Si pole nentrare?
- Nentra, nentra pure, c'è posto anco per tre nel letto, - arrisponde Pietro.
Lei però va insenza tanti discorsi vicino a' du' sposi, e con du' pistolettate nel capo ammazza Pietro con la su' moglie. Che gelosa birbona! Fu propio un gran tradimento il suo.
A quel rumore tutti si svegliorno impauriti in nel palazzo e corsano a vedere in cammera di Pietro quel che era successo, e si trovan davanti agli occhi quel brutto spettacolo.
Subbito le guardie arrestorno la figliola del Governatore, che il giorno doppo menata in piazza tramezzo al popolo sollevato, la legorno su una catasta di legne e vestita con una camicia di pece lì viva la bruciorno per il delitto che aveva commesso.
NOVELLA XXVI
* La Novella del Sonno
(Raccontata da Pietro di Canestrino operante)
In nella provincia di Genova ci si trovava una vedova che aveva tre figlioli, e loro si chiamavano accosì, Francesco, Tonino e Angiolino, e Angiolino sempre voleva dormire, quasimente no che le notti, ma tutto 'l giorno.
Quegli altri du' fratelli principiorno a rimbrontolare la madre, e gli dissano:
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