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      Quando poi la mezzanotte sonò, Antonio, e da ora in là è meglio ridargli il su' vero noma, Adelame steva già sotto la finestra della torre a aspettare, e decco prima cala da quella una cassettina tutta piena di gioie e quattrini, e con diversi panni dell'Adelasia; poi si ciondolò giù anco lei, sicché Adelame la ricevé tra le su' proprie braccia, e lesti se n'andorno alla stalla, addove attaccato il barroccino da ortolano, vi montorno 'n fretta e sortirne fora della città; e cammina cammina, viensano a giorno alla spiaggia del mare.
      Qui Adelame lassò dibandonato cavallo e legno, e vista una barchetta ci saltò dientro con l'Adelasia e la su' cassina, e a forza di remi e di vele fuggirno a più nun posso. Ma doppo un pezzo che loro erano 'n mare, deccoti principia una fiera burrasca, sicché que' poeri 'nnamorati gli ebban di catti se furno spinti a un logo deserto, che nun ci si vedeva un'anima viva. Sbarcano, e Adelame, presa con seco addosso la cassina, assieme all'Adelasia, si dirizzorno in verso un bosco folto, che ricopriva tutta una montagna, e sali sali, 'gli era già buio fitto, e nun sapevano [260] nemmanco addove loro mettevano i piedi e addove gli spigneva la fortuna. A un tratto gli parse di scorgere un lume da lontano e s'avviorno per laggiù, e doppo un po' di tempo arrivano a una capanna di frasche, che dientro c'era un Eremita vecchio in ginocchioni a fare orazione, e con una barba bianca lunga lunga che gli scendeva in sul petto.
      Dice Adelame:
      - Abbiate, padrino, la finezza di ricoverarci questa notte; no' siemo du' smarriti e nun si sa in dove battere il capo.


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Sessanta novelle popolari montalesi
di Gherardo Nerucci
Editore Le Monnier Firenze
1880 pagine 665

   





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