Dice un giorno Germano:
- Babbo, perché nun comperate un ciuco per portar la soma? Si durerebbe meno fatica e si potrebb'anco fare un carico più grosso.
Dice Adelame: - Compriamolo pure.
E accosì comprorno un ciucarello di poca spesa, e con quello scendevano a vendere nel paesuccio.
Un giorno Germano col ciuco carico se n'andiede da sé solo al paesuccio, e a un tratto incontra un omo che aveva in mano una gabbia con dientro un uccellino raro. A Germano gli viense voglia di quell'uccellino, sicché dice:
- Galantomo, che me lo venderesti codesto uccellino?
- Magari! - quell'omo gli arrispose.
- Oh! quanto ne volete?
- Oh! si fa lesti. I' vo' il ciuco con tutto 'l carico.
- D'accordo, - scrama Germano, e gli dà il ciuco con tutto 'l carico, e piglia in scambio l'uccellino con la gabbia; poi arritorna diviato a casa.
Quando la su' mamma lo vedde, disse:
- Oh! del ciuco che n'ha' tu fatto? Addov'è?
Dice Germano:
- Badate! i' l'ho barattato, la [262] soma e tutto, con un omo, e lui m'ha dato in scambio questo bell'uccellino 'n gabbia.
- Oh! sciaurato!... - scramò l'Adelasia. - Quando torna il babbo dal bosco e sa il tu' operato, t'ammazza di sicuro.
Germano a quelle parole della su 'mamma s'impaurì; sicché, lassata la gabbia con l'uccellino, nescì dalla capanna e via! alla ventura addove lo portavano i piedi: ma l'Adelasia credeva che lui fuss'ito a riscontrar su' padre.
Deccoti in sulle ventiquattro viene Adelame, e l'Adelasia gli domanda:
- Germano addove l'ha' tu lasso?
- I' nun l'ho visto da stamane 'n qua, - gli arrispose Adelame.
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