Figuratevi che allegria per un giovanotto! E lui per istrada badava a fare i conti:
- Un soldo di salame, un soldo di vino, un soldo di pane; accosì potrò arrivare a casa mia insenza cascar giù morto dalla fame.
A un punto della strada questo soldato, che aveva nome Pipetta, riscontra un vecchino:
- Giovanotto, fatemi la carità per amor di Dio, e n'averete rimerito.
Dice Pipetta:
- Che volete voi che vi dia, s'i' son più poero di voi?
Dice il vecchino:
- Ma guardate per le tasche, i' mi contento anco di poco. Vo' siete giovane e i' ho degli anni 'n sulle stiene; nun posso più lavorare.
Arrisponde Pipetta:
- Sentite, i' nun ho che tre soldi; questa 'gli è la mi' sola ricchezza. Ve ne darò uno; vi basta?
Scrama il vecchino:
- Altro se mi basta! Addio e grazie.
Pipetta seguitò a camminare e 'ntanto rifaceva i conti di prima:
- Con il soldo che ho dato via i' n'ho un di meno per la spesa; dunque, un soldo di vino, un soldo di pane e il salame i' lo compererò un'altra volta.
In quel mentre gli capita dinanzi un altro vacchino:
- Un po' di carità nun me la negate, giovanotto, e vi dirò un pater ave per i vostri morti.
Dice Pipetta:
- I' avevo tre soldi soli al mi' comando, e uno l'ho dato laggiù a un pitocco come voi; dunque e' me ne resta dua. Nun lo vedete ch'i' son poero più di voi?
Dice il vecchino:
- Ma i' ho degli anni [275] addosso, e il campamento nun sono bono a guadagnarmelo. Datemi, via! qualcosa.
- 'Gnamo! - scramò Pipetta, - deccovi un soldo, e i' farò a meno del vino.
Per nun andar tanto per le lunghe, più là di questi vecchini ne trovò un altro che gli domandò a Pipetta la lemosina, sicché lui gli disse:
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Pipetta Dio Pipetta Pipetta Pipetta Gnamo Pipetta Pipetta
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