Dice su' ma':
- Tu sie' pure sgarbata e dispettosa, la mi' figliola! Lo credo! A codesto mo' chi vo' tu che t'ascolti?
E se lei volse filare la canapa, bisognò farne prima tanta stoppa.
Doppo qualche giorno che l'Assunta nun si poteva dar pace, e sempre cercava di fargli del male alla Rosina, lei andette da su' madre e gli disse:
- Mamma, i' ho voglia di mangiare i gallonzoli. Mandate la Rosina, stasera a cogliergli in nel campo di quel contadino laggiù.
Su' madre dunque per contentarla chiamò la Rosina e gli comandò d'andare a cogliere i gallonzoli in nel campo del contadino.
Dice la Rosina:
- Come? Volete voi ch'i' vadia a rubbare? Ma io queste cose nun l'ho ma' fatte. E poi, s'i' vo là di notte accosì, il contadino mi tira dalla finestra; mi piglia per una ladra.
Arrispose l'Assunta, che appunto bramava che il contadino l'ammazzassi la Rosina:
- Si, sì, tu ha' da ire; e se tu nun vai, le son legnate.
Sicché a quella poera sciaurata gli conviense ubbidire per nun buscarne da quelle donnacce birbone.
Dunque va la Rosina per [283] cogliere i gallonzoli e trova una rapa e si mette a sbarbarla; tira tira, nun gli rinusciva cavarla fora; ma tanto tirò che finalmente la rapa viense, e sott'essa c'eran cinque bôtte piccine piccine; un covo di bôtte, via.
La Rosina le prendette con le mane e volse mettersele in nel grembio; ma una gli cascò per le terre, e in nello sforzo per riagguantarla per aria la Rosina l'abbiaccò e gli rompiede uno zampino. Dice:
- Poera bestia! i' nun l'ho fatto a posta.
Quell'altre quattro bôtte lì nel grembio alla Rosina ci stavan bene accoccolate e a un tratto si dissan tra di loro:
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Assunta Rosina Rosina Rosina Rosina Assunta Rosina Rosina Rosina Rosina Rosina
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