I' nun posso stare accosì affogata 'n questa cassa.
- Sissignora, - arrispose il Cacciatore, - i' farò come la comanda.
Doppo un bel pezzo di strada 'gli era mezzogiorno e il sole isfolgorava di tutta forza, sicché la matrigna diede il cenno al Cacciatore di spalancar l'occhio della carrozza, e subbito un raggio picchiò in sulla testa della Rosina, e lei si trasficurò in serpe e se n'andette via fistiando a tutto potere per il bosco.
Il figliolo del Re a male brighe vedde la carrozza insenza la Rosina e che la matrigna maliziosa gli arraccontò a su' mo' quel che era successo, tutto sgomento piagneva a calde lagrime, e ci mancò poco che nun facess'ammazzare la matrigna assieme col Cacciatore; ma poi s'abbonì, pensando che quello doveva essere il destino della Rosina.
Anco ne' palazzi reali i Principi ci hanno la cucina e il forno per fare le pietanze, cocere i pasticci e tutte le robbe bone che usano i signori; noialtri poeri se ne fa con di meno.
Dunque un [285] giorno il coco era tutto acciaccinato per ammannire un gran desinare, perché a Corte vienivano dimolti 'nvitati, e siccome bisognava che riscaldassi pure il forno, si mettiede a opera con della stipa nova che gli avevano porto la mattina. In nel buttare la stipa dientro al forno acceso, il coco a un tratto s'accorse che in un fastello ci steva rimpiattata una serpe; ma nun fu a tempo a levarla, e quella abbrustolì nel mezzo alle fiamme; e in quel mentre che il coco alla bocca del forno badava a cercare della serpe, deccoti sorte fora una ragazza ignuda e che splendeva quanto il sole.
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