Figuratevi, che pena!
Imperò il giudizio nun lo perdiede. Lei scriveva come su' padre, sicché strappò quella brutta lettera e ne scrisse un'altra, in dove ci diceva: "La mi' brama è di sposare Chiara Stella a un valoroso cavaglieri. Fatela tra una settimana giocare alla giostra, e chi la vince sia sua."
A male brighe che il Re del Portogallo gli ebbe in nelle mane questa lettera falsa, subbito bandì la giostra per tutto il Regno, e ci corsano baroni e cavaglieli di [308] cartello.
In quel mentre Chiara Stella fece che Fiorindo anco lui addimandasse di giocare la giostra; ma al primo combattimento nun ce lo volsano, perché dissano che nun era cavaglieri di nascita; sicché dunque Chiara Stella, con uno de' su' gioielli, perché lei era figliola di Re, lo nominò cavaglieri e lo mandò alla giostra; e ci si diportò tanto bene e da virtudioso, che vincette tutti e bisognò dargli per isposa Chiara Stella.
E' gli eran lì per fare le nozze, quando comparse un corrieri con una lettera crociata di nero, e ci diceva, che il Re di Spagna 'gli era morto e che su' erede alla corona chiamavano Chiara Stella. Che bella combinazione!
Tanto, quel che è scritto lassù mio si scancella, nun c'è modo di scansarlo! E le stelle dissano il vero, perché Fiorindo diviense Re di Spagna.
Fiorindo e Chiara Stella!
Chi vuol la libertà, vadia per ella.
NOVELLA XXXVII
Testa di Bufala
(Raccontata dalla Luisa redora Ginanni)
Un contadino nel campo s'arrovellava a zappare una terra di molto soda, quando a un tratto diede col ferro su qualcosa di duro, sicché cominciò a scalzare adagino da' lati e gli viense fora una Testa di Bufala, ma grossa spropositata, con le su' corna, il pelo e gli occhi luccichenti; in somma la pareva propio viva.
| |
Chiara Stella Portogallo Regno Chiara Stella Fiorindo Chiara Stella Chiara Stella Spagna Chiara Stella Fiorindo Spagna Chiara Stella Bufala Raccontata Luisa Ginanni Testa Bufala
|